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Real Teatro Bellini di Palermo

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Il Real Teatro Bellini è incastonato tra i gioielli dell\\\’arte arabo normanna, nella scenografica Piazza Bellini, tra le storie dei dolci delle suore di Santa Caterina e dei marmi siciliani.
E la sua stessa storia si muove nella somma, in effetti, di diverse evoluzioni, dalla sua origine come Travaglino, nel periodo seicentesco, un piccolo “magaseno” dei Marchesi di Valguarnera di Santa Lucia, fino ai diversi ampliamenti, per divenire il fastoso Teatro Carolino, in onore dei sovrani borboni e, infine, nel periodo post risorgimentale diventare il teatro dedicato al celebre compositore catanese.
L\\\’incendio che l\\\’ha devastato non ha cancellato la traccia di uno degli edifici teatrali più antichi in Italia, in cui le maggiori opere teatrali furono realizzate, in cui le celebri Eleonora Duse, Sarah Bernahrdt e Gabriele D\\\’annunzio varcarono la porta dell\\\’edificio.
Ma la storia del Teatro Bellini, si rinnova, si inserisce in altri binari narrativi, dove poter mostrare non solo uno dei monumenti più rappresentativi della città, ma una sinergia artistica che ne riveli le attuali potenzialità culturali.
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Nel 1676  il Marchese Valguarnera di Santa Lucia diede in affitto un “magaseno”, dando alla struttura il nome di TEATRO TRAVAGLINO. Si rappresentarono opere popolari fino alle opere in musica. Ampliato nel 1726, sacrificando parte del palazzo dei Marchesi, fu trasformato in un teatro tipicamente all’italiana in legno, divenendo noto come TEATRO SANTA LUCIA.
Nel 1808 fu restaurato e ulteriormente ingrandito, in onore di Re Ferdinando IV di Borbone e la moglie Maria Carolina D’Austria, che si rifugiarono a Palermo durante l’invasione francese del Regno di Napoli, su progetto del Regio architetto Nicolò Puglia, che realizzò un classico teatro all\\\’italiana per 700 spettatori, sontuosamente decorato e prevalentemente in muratura.
La regina fu un\\\’assidua frequentatrice del teatro e il 12 gennaio del 1809, con una grande serata di gala, venne ribattezzato
REAL TEATRO CAROLINO, in onore della regina, diventando \\\”primario Teatro\\\” di Palermo di importanza nazionale.
Per tutto l\\\’Ottocento fu il teatro lirico più importante della città, furono rappresentate le opere liriche e di prosa: “Così fan tutte” di Mozart (rappresentata per la prima volta a Palermo); “L\\\’italiana in Algeri” di Rossini; “Il pirata” di Bellini e la prima assoluta di “Alahor in Granata” di Donizetti (che ne fu direttore artistico nel 1825); “Anna Bolena” di Donizetti, “Il barbiere di Siviglia” e la prima nazionale della “Gioconda” di Gabriele D’Annunzio, con Eleonora Duse.
Nel 1848, dopo i moti siciliani, fu dedicato a Vincenzo Bellini da parte del parlamento siciliano e chiamato REAL TEATRO BELLINI
Nel 1923, dopo un restauro a opera della famiglia Lo Bianco (attuale proprietà) divenne sede dell’accademia Vincenzo Bellini.
Durante la seconda guerra mondiale, fu sede dell’EIAR, il più importante ente radiofonico fascista nazionale che trasmise fino al 3 luglio del 1943; pochi giorni dopo le truppe anglo-americane invasero la Sicilia e il teatro divenne sede della prima radio libera d’Italia. Per alcuni anni ospitò spettacoli di operetta, varietà e proiezioni cinematografiche.
Nel 1963Franco Parenti, vi fondò il primo Teatro stabile di Palermo.
Il 16 marzo 1964, mentre andava in scena Il marchese di Ruvolito per opera di una compagnia dilettantistica, il teatro subì un disastroso incendio.
Negli anni seguenti fu preso in gestione dal teatro Massimo, dalla fondazione Andrea Biondo e infine dal Teatro Biondo Stabile di Palermo, fino al 2014. In quegli anni si esibirono attori come Franca Valeri, Pamela Villoresi, Giorgio Albertazzi, Mariangela Melato e Umberto Orsini. Una nota di alta notorietà il Teatro Bellini la ebbe nel 2001 con lo spettacolo “Il Candelaio” in prima nazionale con la regia di Luca Ronconi.
Dall’aprile del 2019l’attuale co-gestione è affidata alla Cooperativa Turistica Terradamare e alla famiglia Lo Bianco.

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