La funzione sociale del patrimonio culturale. Da Ballarò a Palermo
Insieme alla “rivoluzione del bello”, abbiamo perciò seguito un altro importante principio: la grande forza del fare rete (espressione abusata che perde il suo significato solo quando se ne parla e basta, ma una vera e propria epifania, quando si concretizza). Affinché il cambiamento, la “funzione sociale” del patrimonio culturale non sia solo un racconto monocorde e monologo, affinché i beni culturali siano “orientati alla comunità, agli individui e alle loro storie”, è necessaria una vera rete:
– tra le persone;
– tra i cittadini e le istituzioni;
– tra colleghi (e mai concorrenti);
Dal bene monumentale si dirama così il meraviglioso sistema nervoso dei legami tra le identità. Perché intorno a questa attività, ai giganti edifici che si mostrano al pubblico, ci sono le persone: noi per primi, i “visitatori-attori”, i residenti e la moltitudine di attività commerciali (turismo relazionale-esperienziale) [leggi tutto]

MANIFESTAZIONI



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RETE TERRITORIALE













