2 E 9 DICEMBRE: VISITE GUIDATE E SPETTACOLO
‘5 DISCORSI X DISTRUGGERE ME’
Insieme a Terradamare, in collaborazione con la Compagnia Blitz, si visiterà Villa Palagonia, la celebre villa dei mostri di Bagheria e si assisterà allo spettacolo “5discorsiXdistruggereMe”, i cui testi hanno un forte legame con Palermo, luogo ideale dell’anima
– Venerdì 9 dicembre 2022 h21 | Villa Palagonia, piazza Garibaldi 3,Bagheria). Visita e spettacolo, ticket € 10
VILLA PALAGONIA
Si racconterà la splendida dimora nobiliare voluta dal Principe di Palagonia, conosciuta come la “Villa dei Mostri” per le misteriose statue di cui è circondata. Resa celebre da Goethe nell’epoca del Sicilia Grand Tour, affascinò artisti come Dalì, Guttuso e Giuseppe Tornatore che vi girò il suo film Baarìa.
Un racconto pieno di meraviglie, tra le quali lo scalone monumentale a doppia rampa in marmo di Billiemi, l’enigmatica “Sala degli Specchi” con il suo gioco di sovrapposizioni tra magia e realtà, gli affreschi settecenteschi raffiguranti le Fatiche di Ercole e i “mostri” che circondano la villa
5 DISCORSI X DISTRUGGERE ME
di e con: Margherita Ortolani
5 testi
5 poesie
5 apparizioni che affiorano da un «al di là» qualsiasi e
prendono parola per dire le cose più segrete e poi
scomparire nuovamente nel nulla. Distruggere è
smontare i pezzi, isolarli, guardarli e accoglierli,
rintracciarne il dolore ed il canto
Ogni “discorso” affianca, ma anche, ignora o esclude gli altri discorsi. C’è un luogo dell’anima che chiameremo Palermo, che determina i rituali, che determina le strategie discorsive, che determina i silenzi e i suoni. Ogni testo ha un legame con la città. Attraversiamo così la notte dei vicoli splendida e nobile, ma anche fetida di abbandono e di piscio, la confusione mattiniera delle anime che si aggiungono ad anime in un pandemonio traslucido tra passato e futuro, una conca d’oro mitologica tagliata a metà dalla disillusione e la waste land dei quartieri disperata, ma con dentro un sogno.
In questa versione “nuda” per voce sola, il potere affabulatorio ritorna alla forza evocativa e materica della parola ed è affidato all’attrice, sola in scena.
Lo spettacolo è finanziato dal Ministero della Cultura ed è realizzato in collaborazione col Comune di Palermo – Assessorato alle CulturE – Area delle CulturE, la Città Metropolitana di Palermo.
È obbligatorio prenotare
Contatti: tel. 320.7672134 – 392.8888953 eventi@terradamare.org – www.terradamare.org/infoline
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5 DISCORSI X DISTRUGGERE ME
assistente alla regia: Dario Muratore
musiche: Roberto Cammarata e Simona Norato
allestimento: Vito Bartucca
produzione: BLITZ
in collaborazione con: Piccolo Teatro Patafisico, I Candelai, Fat Sounds
con il sostegno di Ravenna Teatro – residenza artistica presso Vulkano, (Ravenna) di
Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro.
La storia di Villa Palagonia si inserisce su più livelli di narrazione, conosciuta come splendida dimora nobiliare, costruita a partire dal 1715 per conto di Ferdinando Francesco I Gravina Cruyllas, principe di Palagonia, ad opera dell’architetto Tommaso Maria Napoli e, altrettanto celebre, per le storie connesse alle misteriose statue raffiguranti figure mostruose che circondano la villa.
Quest’ultima aggiunta, cosi suggestiva ed emblematica, causa della denominazione della villa come Villa dei mostri, si deve all’omonimo nipote Ferdinando Francesco II, detto Il negromante.
Ma al di lá dell’alone di mistero, resta eccezionale il patrimonio artistico della dimora bagherese.
Difatti, dall’impressionante facciata principale, animata da uno scenografico scalone a doppia rampa, si giunge al piano nobile.
Come un percorso iniziatico, il visitatore resta incantato dal vestibolo di forma ellittica fatto affrescare alla fine del Settecento con scene raffiguranti le Fatiche di Ercole.
Questo spazio è il proscenio dell’eccezionale Sala degli specchi, un grande salone di forma quadrangolare con il soffitto ricoperto da specchi posizionati con angolature varie in modo da, in un gioco di sovrapposizioni tra magia e realtà, riflettere e deformare i presenti e contemporaneamente rendere unico questo spazio di altri tempi.