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Fin dalle sue origini, la città ebbe un asse viario principale, una strada che subì diverse modifiche, anche nelle sue denominazioni: Cassaro, Strada Marmorea, l’unica via della città interamente ricoperta di pavimentazione in pietra e, oggi, Corso Vittorio Emanuele.
Un tratto che ha visto sviluppare attorno a sé la città punica, poi quella romana, quella medievale e quella barocca.
Attraverso questa passeggiata, riscopriremo i tesori meno visibili, che si celano tra le piazze e i vicoli della strada, ripercorrendo la storia della città.
La passeggiata avrà inizio presso Palazzo Sclafani, medievale dimora di una delle più potenti famiglie nobiliari, stravolto nel 1435 quando vi trovò posto l’Ospedale Civico e nell’ottocento con la trasformazione in caserma, e la Chiesa di S. Giovanni Decollato, edificata nella seconda metà del XVI secolo, con l’arco trionfale ornato da linee curve e decorazioni di gusto serpottiano, oggi, diventato spazio culturale e restituito alla città, grazie ad un recente restauro (continua dopo il modulo di contatti)
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Successiva tappa, nei pressi di Palazzo Reale, sarà il seicentesco Teatro marmoreo, un maestoso gruppo scultoreo in onore di Filippo IV, barocco e scenografico, il sovrano sovrasta i quattro continenti, anticipando il piano dell’antica dimora dei sovrani siciliani, proseguiremo per Villa Bonanno, progettata da Giuseppe Damiani Almeyda, caratterizzata principalmente da palme rigogliose, nasconde i resti delle case patrizie romane.
Poco distante, si impone alla vista la Cattedrale di Palermo, tempio della città e somma dei popoli giunti a Palermo, scrigno di preziosi manufatti di vari periodi storico artistici e dall\\\’architettura superba.
Fu l’arcivescovo Gualtiero Offamilio, ministro di Guglielmo II a promuovere sul posto la costruzione della Cattedrale nel 1184. Dopo appena un anno, nel 1185, la chiesa veniva consacrata ed intitolata a Maria Assunta. Dallo splendido ingresso, in stile gotico catalano, si accede alle navate, dalle quali si può ammirare anche la meridiana dello studioso Piazzi, le cappelle dedicate alle sante patrone della città.
A Piazzetta Sett’Angeli, è stato riportato alla luce il fronte orientale di un edificio di età romana con una serie di mosaici con motivi geometrici, una piazza che ci mostra lo splendore del prospetto orientale del tempio normanno della Cattedrale, tra le torri di raccordo e la mole cilindrica dell’abside principale.
Spazio urbanistico, altrettanto ricco di storie, è Piazza Bologna, conosciuta anche come Piazza Bologna, iconico largo aperto nel 1566, in cui fu realizzata nel 1631 la statua raffigurante Carlo V, circondato da prospetti storici, come Palazzo Ugo delle Favare e Palazzo Belmonte Riso.
La storia della strada più antica della città, una delle più rappresentative, non può che terminare con Piazza Vigliena o meglio conosciuta come Quattro Canti, scenografica piazza, punto nevralgico attraverso il quale, non solo analizzare i mandamenti di Palermo, ma una rivoluzione urbanistica e sociale imponente che cambierà il volto dell\\\’antica città.
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Foto: Vincenzo Russo