Visite alla Camera dello Scirocco di Villa Naselli

La Camera dello Scirocco di Villa Naselli dei Duchi di Gela
Visite alla sotterranea galleria sita sulla sorgente d’acqua di Ambleri, nota fin dal tempo degli Arabi a Palermo
Via Ambleri 52 (Palermo).. Ticket € 10 (bimbi 5/10 anni €5)
_TURNI DISPONIBILI: h 18 – 19

_CALENDARIO:
.Domenica 18 settembre 2022
Per partecipare all’evento è necessario acquistare i ticket in anticipo
è possibile effettuare i pagamenti
_tramite carta di credito o bonifico in questa pagina
_presso la Torre di San Nicolò, via Nunzio Nasi 18 su appuntamento
INFO: ✆ 320.7672134 – 347.8948459
venti@terradamare.org – www.terradamare.org/infoline

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Insieme a Terradamare, sarà possibile visitare la Camera dello Scirocco di Villa Naselli di Gela, complesso di ambienti ipogei che si sviluppa sotto il giardino della casa cinquecentesca.

Durante le visite, condotte dai conti Naselli, attuali proprietari e custodi del complesso appartenuto agli Alliata di Villafranca,  si ammirerà la corte della villa e la rinascimentale Camera dello Scirocco, nota per le memorie delle feste organizzate già nel seicento, tra la nobiltà palermitana.

 Per partecipare all’evento è necessario acquistare i ticket in anticipo,
è possibile effettuare i pagamenti
–  tramite carta di credito in questa pagina
– tramite bonifico intestato a “Terradamare soc. Coop. BANCA: Intesa San Paolo. IBAN: IT24R0306909606100000071361
– presso la Torre di San Nicolò, via Nunzio Nasi 18 tutti i giovedì dalle 16 alle 19)
INFO: ✆ 320.7672134 – 347.8948459
eventi@terradamare.org – www.terradamare.org/infolin

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    La Camera dello Scirocco di Villa Naselli di Gela a Palermo

    La villa si trova poco distante dal centro storico di Palermo, nella vecchia borgata contadina di Villagrazia (tra la Guadagna ed Altofonte). È conosciuta anche come Naselli – Ambleri per via di una sorgente d’acqua conosciuta fin dal tempo degli Arabi. Il complesso della villa, di origine molto antica, appartenne agli Alliata di Villafranca (dal XV sec.) per poi pervenire nel Settecento ai conti Naselli dei duchi di Gela, che ne sono ancora proprietari e custodi.
    Attraversato il portale seicentesco la struttura fortificata del baglio riporta in uno spazio senza tempo, un’amena casa di campagna con l’abitazione padronale, la torre di difesa, le vecchie stalle e magazzini, la cappella. L’ambiente circostante è fortunosamente rimasto intatto e la villa è ancora circondata dal suo agrumeto.Villa Naselli è tuttavia conosciuta per la sua rinascimentale Camera dello Scirocco, unica nel suo genere, un luogo dove intrattenersi con amici e parenti nelle giornate più calde della bella stagione.
    Il complesso di ambienti ipogei si sviluppa sotto il giardino della casa ed è rimasto immutato nei suoi cinquecento anni.
    È ancora oggi fedele la descrizione che ne fa il gentiluomo Vincenzo Di Giovanni nel suo Palermo Restaurato del 1613.
    Ma la notorietà di questa Camera, sia passata che presente, è legata allo stravagante personaggio del cav. Giovan Battista Agliata, che era solito dare proprio in questi ambienti delle feste i cui invitati erano rappresentanti la più alta nobiltà dell’epoca.

    ____________________________-

    Le Camere dello Scirocco

    In Sicilia sfuggire al caldo torrido era diventata un’arte nei secoli scorsi.
    La morfologia del territorio, mutata nel tempo a causa delle innumerevoli invasioni che hanno caratterizzato la storia della mia terra, era particolarmente incline alla realizzazione di un tanto semplice quanto efficace meccanismo in grado di rinfrescare gli ambienti.
    La nobiltà Palermitana, stanca della calura portata dal vento caldo di Sud-Est, lo Scirocco, si rifugiava in alcuni di questi ambienti, più particolari e rifiniti rispetto agli altri, per trarne beneficio dalla frescura dovuta alla sua particolare struttura. Le camere dello scirocco erano spesso presenti nelle ville e nelle case di caccia durante la cosiddetta “grande villeggiatura” che raggiunse la massima diffusione nel XVIII secolo. Piccoli corsi d’acqua, che seguivano il perimetro della stanza, spesso sfociavano in piccole cascate dal notevole effetto scenico, ma create principalmente per far abbassare la temperatura di qualche grado. Ambienti intagliati ad arte nella roccia calcarenitica, decorati da piastrelle finemente decorate, tipica eredità araba, attraversati e resi freschi dai corsi d’acqua, creati artificiosamente e detti qanat, che si ramificano nel sottosuolo: erano l’unica ma significativa risposta all’afa che attanagliava Palermo. Il sottosuolo a riparo dal tempo meteorologico e anche al riparo dal tempo storico era l’ideale per tutti quei pellegrini che in cerca di refrigerio si fossero affidati alle sue pareti imperlate di acqua fresca. Impercettibili pendenze e semplici soluzioni logistiche permettevano all’acqua di essere sempre in movimento per evitarne il ristagno: scale con passamano realizzati in tegole concave all’interno delle quali scorrevano freschissimi torrenti in miniatura nonostante le elevate temperature esterne. Piante arbusti e rampicanti chiudevano il cerchio di elementi naturali che facevano da padrone in queste stanze. Alcune presentano una vera e propria “torre del vento”, di forma tronco-conica che racchiude alla base una camera con sedili, il cui compito era quello di veicolare la circolazione dell’aria fresca all’interno dei palazzi, espellendo quella cal

    data
    eta

    adulti, bambini 5/12 anni

    orario

    h17, h18, h19

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