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Si riuscirà a far conoscere ai partecipanti il mondo degli strumenti musicali tradizionali euromediterranei e, insieme ad essi, le culture che li hanno prodotti, attraverso uno spettacolo in cui si prevede una continua interazione e stimolazione dell’uditorio. I partecipanti avranno modo di cogliere le somiglianze e le differenze che connotano le varie identità culturali europee e mediterranee, che esplicano buona parte del proprio apparato simbolico proprio attraverso la produzione di musica e strumenti musicali, acquisendo la consapevolezza che non può esistere un NOI senza un LORO e viceversa.
Prenota Subito
[contact-form-7 404 "Non trovato"]
Gli strumenti verranno raccontati tenendo conto delle categorie organologiche a cui appartengono, avremo così:
Aerofoni: Zampogna a Paru, Zampogna a Chiave modificata, Cornamusa scozzese, Gaita galiziana, Flauto di canna, Doppio flauto, Brogna, Duduk armeno, Chalumeau.
Membranofoni: Tamburi a cornice del Meridione d’Italia, Tamburi a cornice magrebini e mediorientali, Bodhran irlandese, Tamburello politimbrico, Tamburo a Bandoliera bipelle rullante.
Idiofoni: Marranzano (in tutte le sue forme e provenienze), Azzarinu, Castagnette, Cucchiai, Conchitas, Zils magrebini, Ossa, Cajon
Cordofoni: Chitarra Battente, Lira calabrese
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Attraversando il mercato si giunge a piazza Carmine, un grande allargamento irregolare, dominato dal grande cupolone simbolo della sfarzosa chiesa barocca e dall’annesso convento della chiesa del Carmine Maggiore. La cupola è la più bella in assoluto a Palermo, visibile da ogni parte della città antica si impone allo sguardo dello spettatore.
Al suo interno la chiesa conserva pregevoli manufatti artistici che vanno dal XV al XIX secolo, tra cui un quadro del Novellli e Tommaso De Vigilia. Particolarmente affascinanti sono le colonne tortili realizzate nel 1683 da Giacomo e Giuseppe Serpotta, che traggono ispirazione dal ben noto baldacchino del Bernini. La maestria e grazia dei Serpotta si concretizza in un manto dorato con motivi decorativi, in cui, in un microscopico meraviglioso universo, vengono raccontate scene della Vergine e di Cristo.
[/fusion_text][fusion_separator style_type=\\\”shadow\\\” hide_on_mobile=\\\”small-visibility,medium-visibility,large-visibility\\\” class=\\\”\\\” id=\\\”\\\” sep_color=\\\”\\\” top_margin=\\\”\\\” bottom_margin=\\\”\\\” border_size=\\\”\\\” icon=\\\”\\\” icon_circle=\\\”\\\” icon_circle_color=\\\”\\\” width=\\\”\\\” alignment=\\\”center\\\” /][fusion_text] Michele Piccione
Etnomusicologo, antropologo, polistrumentista etnico, didatta, inizia la propria vita musicale a sei anni studiando chitarra classica, per poi passare alla ritmica e all\\\’elettrica. In questi anni suona con diverse formazioni i più disparati stili musicali, dal Rock.
Nel 2001, si inscrive al corso in Beni Demoetnoantropologici della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo ove consegue la laurea con il punteggio di 110/110 Lode e Menzione. Qui scopre, attraverso lo studio dell’Etnomusicologia e dell’Antropologia visiva e culturale, il mondo della musica etnica e tradizionale.
In breve tempo Antropologia, “l’Entomusicologia applicata” e l’Organologia divengono il centro dei propri interessi artistici e culturali.
Questa passione lo porta ad approfondire negli anni lo studio teorico e pratico di strumenti tradizionali appartenenti sia alle culture del meridione d’Italia che del resto d’Europa e del Mondo come ad esempio: i Tamburi a cornice (Tammorra e tamburello del sud Italia, Bodhràn irlandese, Riq e Bendir mediorientali ), Tamburi a Calice (Darbuka, Zarb iraniano), Cajon, Udu Drum, Cornamusa scozzese, Gaita galiziana, Zampogna a Chiave, Zampogna a Paru, Surdulina calabrese, Marranzani da diverse parti del mondo, Chitarra Battente, Lira calabrese, Chalumeau francese, Duduk Armeno.
Nel 2007 fonda il gruppo musicale LassatilAbballari, progetto incentrato sulla musica tradizionale da danza proveniente da diversi Paesi europei, con il quale ancora oggi si esibisce in spettacoli e tournee nazionali ed estere, tra cui Francia, Belgio, Olanda, Germania, Polonia, Spagna, USA.
Ha condotto e conduce diversi stage di tecniche esecutive e costruttive sui tamburi a cornice, in occasioni di festival e rassegne quali ad esempio Lithos di Carlo Muratori, Festival Internazionale del Folklore di Petralia Sottana, Marranzano World Festival, Festival Internazionale dell’Oralità di Torino.
Insegna percussioni in diverse scuole palermitane e delle zone limitrofe, all’interno di progetti che mirano al recupero della dispersione giovanile.
E’ tra i soci fondatori della Scuola popolare di Musica e Danze Tradizionali “Tavola Tonda” di Palermo ove, oltre a essere docente del corso annuale di Tamburi a Cornice e Cajon, fa parte del direttivo di coordinamento delle attività della scuola. Nel corso degli anni ha avuto modo di confrontarsi e collaborare con gli artisti più quotati del panorama musicale nazionale e internazionale come Ennio Morricone, Eugenio Bennato, Daniele Sepe, Cisco (Modena City Ramblers), Carlo Rizzo, Pierre Vaiana, Salvatore Bonafede, Enzo Rao, Alfio Antico, Ambrogio Sparagana, Carlo Muratori, Giancarlo Parisi, Ruggiero Mascellino.
Nel 2009 ha avuto l’onore di collaborare con il grande Maestro e Compositore Ennio Morricone per la registrazione di alcuni strumenti, come ad esempio Zampogne, Tamburi a cornice e Marranzani, all’interno della colonna sonora del film Baaria di Giuseppe Tornatore ove presta la sua immagine in una delle scene.
Dal 2009 al 2011, grazie al cofinanziamento del Ministero dei Beni Culturali e la Regione Sicilia Assessorato al Turismo – Film Commission, con l’Associazione Culturale S.A.C. di cui ne è presidente, realizza il film documentario “Sulle orme dei Suoni. Gli strumenti musicali tradizionali in Sicilia oggi, di cui ne è produttore e regista.
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Apertura straordinaria serale della Chiesa del Carmine Maggiore
Visite serali e concerto narrato di musica tradizionale siciliana europea e del bacino del mediterraneo.
\\\”Sulle Orme dei Suoni\\\” alla scoperta degli strumenti musicali Euromediterranei, con Michele Piccione dell\\\’Orchestra di Arci Tavola Tonda
Sabato 17 novembre 2018 – Ore 21 – ticket: € 8 (bambini 5/10 anni € 3)
Via Giovanni Grasso, 13/a (Ballarò – Palermo)
Prenotazione obbligatoria: 329.8765958 – 320.7672134 | eventi@terradamare.org
Evento facebook: www.facebook.com/events/350696892169792
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Si riuscirà a far conoscere ai partecipanti il mondo degli strumenti musicali tradizionali euromediterranei e, insieme ad essi, le culture che li hanno prodotti, attraverso uno spettacolo in cui si prevede una continua interazione e stimolazione dell’uditorio. I partecipanti avranno modo di cogliere le somiglianze e le differenze che connotano le varie identità culturali europee e mediterranee, che esplicano buona parte del proprio apparato simbolico proprio attraverso la produzione di musica e strumenti musicali, acquisendo la consapevolezza che non può esistere un NOI senza un LORO e viceversa.
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Gli strumenti verranno raccontati tenendo conto delle categorie organologiche a cui appartengono, avremo così:
Aerofoni: Zampogna a Paru, Zampogna a Chiave modificata, Cornamusa scozzese, Gaita galiziana, Flauto di canna, Doppio flauto, Brogna, Duduk armeno, Chalumeau.
Membranofoni: Tamburi a cornice del Meridione d’Italia, Tamburi a cornice magrebini e mediorientali, Bodhran irlandese, Tamburello politimbrico, Tamburo a Bandoliera bipelle rullante.
Idiofoni: Marranzano (in tutte le sue forme e provenienze), Azzarinu, Castagnette, Cucchiai, Conchitas, Zils magrebini, Ossa, Cajon
Cordofoni: Chitarra Battente, Lira calabrese
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Attraversando il mercato si giunge a piazza Carmine, un grande allargamento irregolare, dominato dal grande cupolone simbolo della sfarzosa chiesa barocca e dall’annesso convento della chiesa del Carmine Maggiore. La cupola è la più bella in assoluto a Palermo, visibile da ogni parte della città antica si impone allo sguardo dello spettatore.
Al suo interno la chiesa conserva pregevoli manufatti artistici che vanno dal XV al XIX secolo, tra cui un quadro del Novellli e Tommaso De Vigilia. Particolarmente affascinanti sono le colonne tortili realizzate nel 1683 da Giacomo e Giuseppe Serpotta, che traggono ispirazione dal ben noto baldacchino del Bernini. La maestria e grazia dei Serpotta si concretizza in un manto dorato con motivi decorativi, in cui, in un microscopico meraviglioso universo, vengono raccontate scene della Vergine e di Cristo.
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Etnomusicologo, antropologo, polistrumentista etnico, didatta, inizia la propria vita musicale a sei anni studiando chitarra classica, per poi passare alla ritmica e all\\\’elettrica. In questi anni suona con diverse formazioni i più disparati stili musicali, dal Rock.
Nel 2001, si inscrive al corso in Beni Demoetnoantropologici della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo ove consegue la laurea con il punteggio di 110/110 Lode e Menzione. Qui scopre, attraverso lo studio dell’Etnomusicologia e dell’Antropologia visiva e culturale, il mondo della musica etnica e tradizionale.
In breve tempo Antropologia, “l’Entomusicologia applicata” e l’Organologia divengono il centro dei propri interessi artistici e culturali.
Questa passione lo porta ad approfondire negli anni lo studio teorico e pratico di strumenti tradizionali appartenenti sia alle culture del meridione d’Italia che del resto d’Europa e del Mondo come ad esempio: i Tamburi a cornice (Tammorra e tamburello del sud Italia, Bodhràn irlandese, Riq e Bendir mediorientali ), Tamburi a Calice (Darbuka, Zarb iraniano), Cajon, Udu Drum, Cornamusa scozzese, Gaita galiziana, Zampogna a Chiave, Zampogna a Paru, Surdulina calabrese, Marranzani da diverse parti del mondo, Chitarra Battente, Lira calabrese, Chalumeau francese, Duduk Armeno.
Nel 2007 fonda il gruppo musicale LassatilAbballari, progetto incentrato sulla musica tradizionale da danza proveniente da diversi Paesi europei, con il quale ancora oggi si esibisce in spettacoli e tournee nazionali ed estere, tra cui Francia, Belgio, Olanda, Germania, Polonia, Spagna, USA.
Ha condotto e conduce diversi stage di tecniche esecutive e costruttive sui tamburi a cornice, in occasioni di festival e rassegne quali ad esempio Lithos di Carlo Muratori, Festival Internazionale del Folklore di Petralia Sottana, Marranzano World Festival, Festival Internazionale dell’Oralità di Torino.
Insegna percussioni in diverse scuole palermitane e delle zone limitrofe, all’interno di progetti che mirano al recupero della dispersione giovanile.
E’ tra i soci fondatori della Scuola popolare di Musica e Danze Tradizionali “Tavola Tonda” di Palermo ove, oltre a essere docente del corso annuale di Tamburi a Cornice e Cajon, fa parte del direttivo di coordinamento delle attività della scuola. Nel corso degli anni ha avuto modo di confrontarsi e collaborare con gli artisti più quotati del panorama musicale nazionale e internazionale come Ennio Morricone, Eugenio Bennato, Daniele Sepe, Cisco (Modena City Ramblers), Carlo Rizzo, Pierre Vaiana, Salvatore Bonafede, Enzo Rao, Alfio Antico, Ambrogio Sparagana, Carlo Muratori, Giancarlo Parisi, Ruggiero Mascellino.
Nel 2009 ha avuto l’onore di collaborare con il grande Maestro e Compositore Ennio Morricone per la registrazione di alcuni strumenti, come ad esempio Zampogne, Tamburi a cornice e Marranzani, all’interno della colonna sonora del film Baaria di Giuseppe Tornatore ove presta la sua immagine in una delle scene.
Dal 2009 al 2011, grazie al cofinanziamento del Ministero dei Beni Culturali e la Regione Sicilia Assessorato al Turismo – Film Commission, con l’Associazione Culturale S.A.C. di cui ne è presidente, realizza il film documentario “Sulle orme dei Suoni. Gli strumenti musicali tradizionali in Sicilia oggi, di cui ne è produttore e regista.
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