Abbraccia Santa Maria dell\\\’Ammiraglio, San Cataldo, il Teatro Bellini e Santa Caterina D\\\’Alessandria, a pochi passi dalla Fontana Pretoria e Palazzo delle Aquile: piazza Bellini è un piccolo nucleo da cui Palermo mostra tutta la sua storia, dall\\\’epoca punica all\\\’itinerario arabo-normanno UNESCO
di Federica Formisano
Piazza Bellini è una perla incastonata nel cuore storico di Palermo, in prossimità di Via Maqueda e Piazza Pretoria, e disegna un sottile connubio tra il mondo orientale e quello occidentale.
La piazza custodisce anzitutto la chiesa normanna di Santa Maria dell\\\’Ammiraglio (nota come \\\”La Martorana\\\”), oggi di rito greco-ortodosso. Fu costruita nel 1143 da Giorgio d’Antiochia e affidata al clero greco nel 1221, per poi essere ceduta nel 1433 al vicino convento benedettino, fondato da Eloisa Martorana, da cui assunse il nome. Nel 1282, dopo la Rivolta dei Vespri Siciliani, i rappresentanti delle città siciliane si riunirono proprio in questa chiesa e lì presero la decisione di offrire la Corona a Pietro d’Aragona. Dal 1937 essa è inoltre concattedrale della diocesi di Piana degli Albanesi, di rito appunto greco-ortodosso.
A fianco della \\\”Martorana\\\” troviamo la Chiesa di San Cataldo, eretta nel 1160 dall’ammiraglio Majone di Bari. La struttura conserva, anche a seguito dei restauri operati da Giuseppe Patricolo (1882-85), le squadrate e nitide forme architettoniche originarie, tipicamente arabo-normanne. Possiamo inoltre ammirare al suo interno il pavimento a mosaico e l’altare, con incisi una croce, l’agnello e i simboli degli Evangelisti. La chiesa è oggi sede dell’ordine dei Cavalieri del S. Sepolcro ed è spesso simbolo dell\\\’immaginario storico della Palermo normanna.
Di fronte alle due basiliche, oggi patrimonio dell\\\’umanità dell\\\’UNESCO, si distingue la Chiesa barocca di Santa Caterina, annessa a un vasto monastero domenicano, fondato nel 1310.
Sulla Piazza si affacciano anche il Teatro Bellini, già Teatro Carolino, costruito nel 1808 da Nicola di Puglia, e il prospetto posteriore del Palazzo Pretorio, sede del Comune di Palermo, realizzato nel XIV secolo per la necessità di una sede idonea destinata alle assemblee cittadine.
La Piazza era il centro civico della città già dal XIII secolo, tuttavia ha un interesse storico-archeologico già dal periodo punico. Infatti, nel 1948, durante alcuni lavori presso la Chiesa di S.Cataldo, sono emersi dei resti murari con conci squadrati privi di malta attribuibili alla fortificazione di epoca punica.
Secondo una prima teoria, il tratto murario in corrispondenza di Piazza Bellini scendeva di quota, fino ad annettere il terrapieno dove oggi si ergono le chiese di San Cataldo e Santa Maria dell’Ammiraglio, e continuava per un breve tratto seguendo l’attuale via Maqueda.
Una seconda ipotesi, attestata anche da una lapide, afferma che le mura seguivano la sottostante depressione del Kemonia, costeggiando il muro di confine che separa le botteghe di Via dei Calderai dall’ex Monastero della Martorana; da lì le mura si dirigevano a nord, dove era presente una torre di presidio, per poi puntare verso Porta Felice.