Si trova nell’antico quartiere del Capo, la Chiesa della Immacolata Concezione è la più importante testimonianza della Palermo barocca del seicento e del settecento
di Federica Santoro
In fondo all’articolo: la galleria di immagini della chiesa dell\\\’Immacolata Concezione di Vincenzo Russo
Le origini
Tra il 1567 e il 1577, la nobildonna Laura Barbera Ventimiglia mise a disposizione di un nucleo di monache benedettine un palazzo sito nell’antico quartiere Seralcadio, determinando così la nascita del Monastero della Concezione e di una piccola chiesa (che era situata dietro l’attuale presbiterio).
Lo sviluppo edilizio, organizzativo e ornamentale della chiesa e del monastero si protrassero per tutto il Seicento, in parallelo con quello del culto dell’Immacolata.
La chiesa venne rinnovata nel 1604 dall’architetto regio Ignazio Lo Nobile e, alla sua morte, da Antonio Montone, e consacrata nel 1612.
L’assetto planimetrico tipico seicentesco per le chiese conventuali è riscontrabile nella presenza di un’unica navata a due ordini di paraste sovrapposte, con cappelle laterali poco profonde e coro sopra l’ingresso. Il prospetto a due ordini appiattiti, ancora del tipo tardocinquecentesco, deriva dai prototipi romani.
I mischi
La Chiesa della Immacolata Concezione è famosa per la sua decorazione a marmi mischi, la tecnica di tarsie marmoree che dalla metà del Seicento dilagò in Sicilia, costituendo di fatto il contributo più originale alla civiltà del barocco europeo.
Fu l’Abbadessa Flavia Maria Aragona a finanziare tale opera.
Il progetto prese avvio dal cappellone: per primo fu decorato l’altare, in marmi pregiati; il fastoso addobbo in marmi rosso-scuri, poi.
Dal 1652 al 1660 cominciarono le opere marmoree per le cappelle, a cura di Carlo D’Aprile e Alojsio Geraci, per cui furono usati differenti marmi bianchi sul fondo rosso di Piana, oltre che sul Nero.
Nell’ultimo quarto del secolo fu completato invece il policromo e prezioso pavimento, decorato da motivi ad onde e a nastro contrappuntato da intarsi di stelle e rose di venti.
I Paliotti
Altra peculiarità di cui è dotata la Chiesa della Immacolata Concezione sono i cinque splendidi paliotti siti sul fronte degli altari, ricchi di valenze simbolico-religiose, socio-culturali e didattiche.
Il tema liturgico di ogni paliotto coincide con la dedica dell’altare: l’Immacolata, il Crocefisso, la Madonna “libera inferni”, Santa Rosalia, San Benedetto.
Con la loro realizzazione, terminata durante l’ultimo decennio del secolo, si conclude la decorazione policroma con “mischi, tramischi e rabischi”.
Modifiche architettoniche sei-settecentesche
Nel 1684, Paolo Amato presentò il progetto del nuovo coro situato sul portico di ingresso. Ciò porta a supporre che sia stato proprio quest’ultimo a realizzare la modifica della parte alta del prospetto della chiesa, mozzando le paraste e realizzando il grande lunettone al posto della finestra originaria.
A Giacomo Amato e Gaetano Lazzara si devono, invece, le opere di abbellimento con marmi bianchi del supporto del coro, ovvero delle basi e dei capitelli delle colonne che lo sostengono.
Per quanto riguarda l’arredo pittorico, alcuni affreschi furono realizzati da Antonio Velasquez, altri da Angelo Italia.
La Chiesa dell\\\’Immacolata Concezione può essere visitata durante il nostro itinerario turistico a Palermo:
LE STRADE DEL CAPO
La tela dell’Immacolata
Fra il 1635 e il 1640, Suor Flavia Maria commissionò al Pietro Novelli una tela per l’altare maggiore, nonché degli affreschi nei pannelli della cupola, aventi per soggetti figure di angeli, santi e sante.
Dalla sensibilità religiosa del pittore, e dalla sua gratificazione sociale, nacque il capolavoro della tela dell’Immacolata.
Contornata da una cornice in marmo, l\\\’Immacolata Concezione, su cui sta scendendo lo spirito santo, sotto forma di colomba, attende in piedi su una coperta di nuvole dall’andamento ellittico, su cui poggiano putti alati e angeli in orazione.
Bibliografia
Scuderi V., La Chiesa della Immacolata Concezione a Palermo, Palermo, Salvare Palermo, 2003.
Galleria di immagini della Chiesa dell\\\’Immacolata Concezione. Foto di Vincenzo Russo