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Demetra, la Pupa del Capo

La magnifica Cerere, rappresentata in questa suggestiva opera d’arte all’aperto, è un esempio di stile Liberty palermitano che ricorda l’Art Nouveau di Gustav Klimt. Chiamata ‘a Pupa ru Capu’ dagli stessi palermitani, è stata la dea pagana protettrice del mercato del Capo 

La storia di Demetra ha più di cento anni.
Voluta dal panettiere Salvatore Morello, è la più antica insegna commerciale di Palermo: un mosaico che raffigura Demetra, dea del grano e della fertilità, che sorregge fasci di grano e papaveri; installato agli inizi del \\\’900, al piano terra del Palazzo Serenario, edificio barocco appartenuto a Gaspare Serenario, allievo del Borremans.

La magnifica Cerere, rappresentata in questa suggestiva opera d’arte all’aperto, è un esempio di stile Liberty palermitano che ricorda l\\\’Art Nouveau di Gustav Klimt.
Chiamata \\\’a Pupa ru Capu\\\’ dagli stessi palermitani, è stata la dea pagana protettrice del mercato del Capo, Demetra, madrina della terra che, dopo la chiusura del panificio Morello, avvenuta qualche anno fa, è stata abbandonata, conservando magicamente la sua nobile sontuosità, una bellezza dorata che ha mantenuto la sua presenza in mezzo alle bancarelle del mercato, il vociare dei venditori, in piedi con tenacia sui detriti dei palazzi in rovina.


A causa del crollo del palazzo seicentesco che lo ospita, e l\\\’abbandono della bottega, il mosaico aveva perso molte delle tessere in pasta vitrea di cui è composto ed era entrato nella lunga lista dei beni monumentali abbandonati della città.

Lo splendido mosaico, rimosso da palazzo Serenario e messo in sicurezza,  è stato restaurato a marzo 2016 ed è conservato a Palazzo Ajutamicristo, dove resterà custodito finché non potrà tornare al suo posto.

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